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La food blogger vegetariana Chiara Canzian e i racconti della sua cucina

Chiara Canzian è figlia d’arte, certo. Ma è molto, molto di più. Figlia dei Pooh o. meglio, solo del bassista Red, Chiara ha ereditato dal padre la passione e il talento nella musica: ha iniziato a scrivere canzoni a 14 anni e ha all’attivo due album. Ma c’è anche un’altra cosa che Chiara ha ereditato dal papà, Tinche se il merito del perfezionamento, stavolta, spetta alla mamma: l’amore per la cucina veg. E così la giovane Canzian non solo è diventata chef, ma ha anche scritto libri di cucina e aperto un food blog molto seguito. E per noi ha scritto un menu fresco e gustoso davvero speciale!

Chiara Canzian prima di diventare un’apprezzata food blogger hai provato a seguire le orme di tuo padre Red Canzian debuttando nella musica. Poi cos’è accaduto?

«Sia la musica sia la cucina sono due mie grandi passioni. Ma quello per la musica è un amore adolescenziale, tormentato, mentre quello per la cucina è un amore tranquillo e sereno, che puoi portare avanti per tutta la vita: è l’amore della maturità. Quando cantavo ero tormentata, in cucina mi rilassavo ed ero serena. Ho scelto di essere serena».

Ci racconti com’è nato l’amore per la cucina?

«È nato quando ero ancora una bambina. Come fanno un po’ tutti, cucinavo insieme a mia mamma e alle donne della famiglia, preparando biscotti e quant’altro. Poi quando sono andata a vivereda sola ho messo a frutto ciò che sapevo e quella passione si è sviluppata. Di solito, quando si va a vivere da soli, si finisce per campare di piatti pronti e surgelati, lo, però, volevo mantenere lo standard ài quale ero abituata quando vivevo con mia mamma, così ho iniziato a cucinare per me e per gli amici. Mi sono accorta che la mia cucina veniva apprezzata e ho iniziato a vendere torte ai ristoranti sotto casa. Quando ho capito che anche i clienti apprezzavano, allora ho iniziato a lavorare nei ristoranti come cuoca prima di aprirne uno tutto mio a Verona».

Poi, però, ti sei trasferita a Treviso, hai mollato il ristorante e hai aperto un blog, iniziando a scrivere di cucina. Non ti spaventava l’idea di lasciare un posto sicuro per un’incognita?

«Avevo bisogno di riprendere in mano la mia vita: il ristorante mi teneva in cucina 12 ore al giorno, quindi ho voluto iniziare quest’avventura che per fortuna è andata bene».

Tuo padre Chiara Canzian ti ha dato dei consigli?

«Non ne sa molto del mondo dei blog, ma mi ha detto di fare ciò che amavo e di assecondare i miei desideri».

«50 anni fa la carne era un lusso»

Tu sei vegetariana, tuo padre è vegano. Vi siete in qualche modo condizionati a vicenda nel rinunciare alla carne?

«Nessuno dei due ha condizionato l’altro, sono state scelte consapevoli e autonome. Quella di mio padre è arrivata prima, anche per una questione anagrafica».

Insieme a tuo padre Red hai scritto il libro Sano vegano italiano nel quale lui racconta la sua esperienza veg e tu hai tradotto piatti della cucina tradizionale italiana nel linguaggio culinario vegano. Ci fai qualche esempio?

«La nostra tradizione italiana è piena di piatti vega-ni: la pappa al pomodoro, la ribollita, la pasta e fagioli, la farinata, la caponata, le orecchiette con le cime di rapa e potrei andare avanti ancora a lungo! Ricordiamoci sempre che 50 anni fa, per i nostri nonni, la carne era un lusso e veniva mangiata nei giorni di festa o comunque raramente. Nonostante ciò le nostre nonne creavano dei piatti meravigliosi senza l’utilizzo di carne, pesce e spesso anche di formaggi. Nel mio blog (www.chiara-canzian. com, ndr) propongo ogni settimana moltissime ricette vegane e vegetariane nella speranza che sempre più famiglie possano adottare questo stile di vita, o quantomeno ridurre il consumo

Tratto da Vero

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